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Misurazione Indiretta dell’Affaticabilità nella Distrofia Miotonica di Steinert con Sensori Indossabili (IMU)

Sensori indossabili (IMU) possono misurare oggettivamente l'affaticabilità nei pazienti con Distrofia Miotonica di Steinert (DM1). Lo studio esplora l'uso del Test del Cammino di 6 Minuti (6MWT) per monitorare l'evoluzione della malattia e migliorare i trial clinici.
affaticabilità

Cosa si intende per affaticabilità?

L’affaticabilità è un sintomo molto comune nei pazienti affetti da Distrofia Miotonica di tipo 1 (DM1) e comprende sia aspetti fisiologici che psicologici. La sua valutazione rappresenta una sfida clinica, poiché i metodi tradizionali si basano principalmente su questionari soggettivi.

Obiettivo dello studio sull’affaticabilità

Lo studio condotto dalla Dott.ssa Eleonora Diella, del Scientific Institute E. Medea, ha avuto l’obiettivo di individuare indicatori oggettivi dell’affaticamento attraverso l’uso di sensori indossabili (IMU), già impiegati in studi sulla Distrofia Muscolare di Duchenne.

Metodo di Studio

La ricerca ha coinvolto 42 soggetti affetti da DM1, sottoposti al Test del Cammino di 6 Minuti (6MWT). Durante la prova, i partecipanti hanno indossato sensori inerziali (IMU) per l’analisi del cammino e la valutazione biomeccanica del movimento.

Risultati Preliminari

Dai dati raccolti è emerso che, nell’ultimo minuto del 6MWT, due parametri risultano particolarmente significativi nel monitoraggio della fatica muscolare:

  • Cadenza del passo
  • Lunghezza del passo

Questi elementi si confermano come indicatori oggettivi dell’affaticabilità, offrendo una misurazione più precisa rispetto ai soli questionari soggettivi.

Conclusioni e Prospettive

L’integrazione di tecnologie indossabili per la salute con strumenti di valutazione tradizionali potrebbe:

  • Migliorare il monitoraggio dell’evoluzione della malattia.
  • Fornire nuove misure di esito per trial clinici su pazienti DM1.
  • Contribuire alla riabilitazione neuromuscolare, ottimizzando gli interventi terapeutici.

L’uso di sensori IMU e l’analisi del cammino rappresentano dunque un’importante innovazione nella valutazione oggettiva della fatica nei pazienti con Distrofia Miotonica di Steinert, aprendo nuove prospettive per la ricerca clinica e il trattamento della patologia.

Leggi le diapositive dello studio svolto dalla dottoressa Eleonora Diella.

Questo studio si inserisce in un progetto di ricerca più ampio condotto dalla Dottoressa M.G. D’Angelo – IRCCS “Eugenio Medea” La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lc), dal titolo “Focalizzazione degli aspetti cognitivi e neuropsicologici nella forma congenita e infantile della DM1 (CDM)

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