Introduzione
Il caregiver è colui che si prende cura, gratuitamente, di un familiare o amico non autosufficiente a causa di una malattia, disabilità o anzianità. Il suo ruolo è fondamentale per il benessere della persona assistita, perché gli/le permette di vivere una vita dignitosa e di rimanere nella propria abitazione.
Un impegno universale e diffuso
In Italia, il 17,4% della popolazione (oltre 8,5 milioni di persone) è caregiver. Di questi, il 14,9% (quasi 7,3 milioni) si occupa principalmente di familiari. La maggior parte sono donne (80%), con inevitabili contraccolpi emotivi ed economici. (Fonte Istat).
Il caregiving è un’esperienza che può toccare chiunque, in qualsiasi momento della vita.
Rosalynn Carter, moglie dell’ex Presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter affermava che:
Ci sono solo quattro tipi di persone a questo mondo: coloro che sono stati caregiver, coloro che sono attualmente caregiver, coloro che saranno caregiver e coloro che avranno bisogno di caregiver. Il caregiving è universale.
Le diverse tipologie di caregiver
Esistono due tipologie di caregiver:
• Formale: un operatore sanitario retribuito che ha ricevuto formazione specifica.
• Informale: un familiare o amico che presta assistenza senza alcun compenso.
Le responsabilità del caregiver
Le responsabilità del caregiver possono variare in base alle esigenze della persona assistita, ma generalmente includono:
- Attività quotidiane: aiuto per la cura della persona, vestizione, alimentazione, igiene personale.
- Assistenza medica: somministrazione di farmaci, monitoraggio dei parametri vitali, accompagnamento a visite e terapie.
- Supporto emotivo: accompagnamento, ascolto, sostegno psicologico.
- Gestione della casa: faccende domestiche, spesa, commissioni.
- Pratiche burocratiche: disbrigo di pratiche mediche e assistenziali.
I diritti del caregiver
La legge italiana riconosce alcuni diritti al caregiver, tra cui:
- Permessi retribuiti: 3 giorni al mese per eventi di grave difficoltà e 2 anni di congedo retribuito.
- Diritto di scelta della sede di lavoro: possibilità di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare assistito.
- Pensione anticipata: possibilità di accedere alla pensione con 41 anni di contributi, di cui almeno 12 versati prima dei 19 anni.
Un sostegno organizzativo e ed economico
Esistono diverse risorse a disposizione del caregiver, tra cui:
- Servizi territoriali: assistenza domiciliare, centri diurni, gruppi di sostegno.
- Associazioni di categoria o altre organizzazioni: offrono informazioni, supporto e formazione, è quanto si propone di fare la nostra Fondazione
- Fondo per il sostegno ai caregiver familiari: prevede l’erogazione di assegni di cura e contributi economici.
Il quadro normativo e le evoluzioni
- Legge di Bilancio 2018: introduce la figura del caregiver familiare e istituisce il Fondo statale per i caregiver familiari.
- Piano Nazionale per la Non Autosufficienza 2022-2024: ingloba il Fondo statale per i caregiver familiari.
- Decreto del 30 novembre 2023: istituisce il “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”.
“Abbiamo l’obiettivo di disegnare una società più inclusiva, capace di dedicare ai caregiver interventi specifici di formazione e accompagnamento utili a sostenere l’importante impegno di cura quotidiana che svolgono”, afferma il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone
Misure economiche: il bonus caregiver 2024
Il Bonus Caregiver 2024 è una misura strutturale di sostegno economico gestita da regioni e comuni. L’obiettivo di questa misura è fornire un aiuto economico ai familiari che si dedicano all’assistenza di disabili, pazienti e anziani.
A chi spetta il bonus caregiver 2024
Il bonus è destinato ai familiari che si occupano dell’assistenza di persone con disabilità
Regioni e Comuni definiranno i requisiti per i beneficiari del bonus nei bandi specifici e individueranno, poi, i progetti specifici tramite i quali riconoscere i bonus.
Il bonus può essere riconosciuto con misure dirette di assistenza, tramite l’erogazione di contributi di sollievo o assegni di cura, oppure ancora attraverso bonus per prestazioni sociosanitarie, supporto psicologico, formazione dei nuclei familiari e altro.
il Decreto 30 novembre 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.12 del 16-01-2024 il Governo ha deciso di destinare nel 2024 ben 25.807.485 di euro a tale misura ripartiti tra le regioni nel seguente modo:
- Abruzzo: 611.637 euro;
- Basilicata: 270.979 euro;
- Calabria: 882.616 euro;
- Campania: 2.203.959 euro;
- Emilia-Romagna: 2.000.080 euro;
- Friuli-Venezia Giulia: 603.895 euro;
- Lazio: 2.361.385 euro;
- Liguria: 846.485 euro;
- Lombardia: 4.111.132 euro;
- Marche: 722.610 euro;
- Molise: 167.749 euro;
- Piemonte: 2.041.372 euro;
- Puglia: 1.723.940 euro;
- Sardegna: 753.579 euro;
- Sicilia: 2.113.633 euro;
- Toscana: 1.811.685 euro;
- Umbria: 441.308 euro;
- Valle d’Aosta: 64.519 euro;
- Veneto: 2.074.922 euro
Come presentare domanda per avere il bonus caregiver 2024
I cittadini che vogliono ottenere tale bonus devono attendere il bando che il comune o la regione di appartenenza pubblicheranno nel corso dell’anno in merito ai progetti specifici che intendono avviare.
Di conseguenza, anche la scadenza per la presentazione della domanda per il bonus per i cittadini in possesso dei requisiti è variabile. Ogni bando regionale infatti, avrà una differente data di scadenza e delle tempistiche precise da rispettare.
Si consiglia pertanto di verificare sul sito del proprio Comune o della propria Regione di appartenenza.
Conclusioni
In conclusione, il caregiver è una figura fondamentale nella nostra società. Il suo ruolo richiede dedizione, impegno e altruismo. È importante riconoscere il valore del suo lavoro e garantirgli adeguato sostegno e supporto.