A seguito delle proteste da parte associazioni di settore e della mobilitazione per ricorsi collettivi, con l’ultima revisione il Governo ha cercato di tutelare maggiormente i nuclei familiari con componenti con disabilità grave o non autosufficienti.
Con il cambio di Governo e l’approvazione del cosiddetto Decreto Crescita sono state introdotte alcune ulteriori novità per quel che riguarda il 2020. Di seguito i tre principali aggiornamenti:
- La possibilità di richiedere che la domanda di RdC sia valutata sulla base dell’ISEE corrente 2020 nei casi in cui uno dei componenti della famiglia perda il lavoro, uno dei componenti della famiglia perda un trattamento assistenziale previdenziale o indennizzo esente da IRPEF, o vi sia una riduzione dei redditi del 25%.
- Il testo del Decreto Crescita ha previsto che il calcolo dell’ISEE ordinario può essere effettuato in base ai redditi di due anni precedenti o dell’anno precedente. (Con questa novità si è risolto il problema dei richiedenti del reddito di cittadinanza che risultano occupati nel 2017 ma disoccupati nel 2018 e quindi erano esclusi dal beneficio ISEE 2019 che prendeva in riferimento redditi e patrimoni del 2017.)
- Il nuovo governo ha già confermato che il reddito di cittadinanza 2020 ci sarà, ma con delle piccole modifiche alla normativa relative alla sospensione temporanea del sussidio nel momento in cui si ha la possibilità di un contratto a breve termine di lavoro e all’inasprimento delle sanzioni per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza 2020 ma non si presenta alle iniziative di orientamento o ai progetti indicati dagli operatori dei centri per l’impiego e dei Navigatori.